03 giugno 2000, Vigevano, Palazzo del Municipio, Aula Consiliare.

Relazione del Presidente

Cari amici,

      tra gli scopi istituzionali del lionismo vi è quello di "creare e stimolare lo spirito di comprensione fra i popoli del mondo, ... di stabilire una sede per la libera e aperta discussione di tutti gli argomenti di interesse pubblico".

Questi scopi, da sempre validi, hanno oggi maggiore importanza, in una società come la nostra, in continuo e profondo cambiamento.

A fronte del costante invecchiamento della popolazione e del decremento demografico rilevabili in Europa e in Italia, così come in Lomellina, si verifica una forte immigrazione dai paesi esterni all'Unione. Un flusso migratorio di una certa rilevanza difficilmente consente un sufficiente controllo e un'adeguata capacità di ricezione da parte della popolazione locale.

I fenomeni migratori, del resto, sono caratterizzati da situazioni di grande difficoltà, imputabili alle differenze culturali, religiose, linguistiche, etniche o al confronto con i sistemi politici e giuridici dei paesi in cui ci si trova a vivere.

Accanto a questi aspetti di carattere culturale, vi sono le necessità quotidiane, i problemi economici, la ricerca di nuove opportunità di lavoro, in un quadro di quotidianità spesso poco analizzato e compreso da parte dei cittadini degli stati ospiti. Da entrambe le parti vi è un desiderio di comprendere, ma anche chiusure istintive e preclusioni.

Le leggi in materia di immigrazione nascono spesso - è nostra opinione - con carattere emozionale, a seguito di fatti eclatanti o sotto la pressione dei mass media. In questo modo corrono il rischio di non seguire una linearità programmatica, di non essere incisive e di esaurirsi in breve tempo, perché non applicabili o non attuali.

Confrontarsi con un fenomeno come l'immigrazione attraverso leggi-tampone e non agire in modo continuativo può portare a una serie di situazioni contradditorie. Di fronte all'incertezza del Diritto, il disonesto, il violento, chi ricerca in ogni modo solo il proprio tornaconto è favorito, e si minano le fondamenta del vivere civile.

Numerose sono le associazione di persone che hanno sentito la necessità di offrire la loro solidarietà agli immigrati. È importante che questa forza umana che è in prima linea contro il bisogno "che non può aspettare" trovi appoggio e linee guida a cui far riferimento per ottimizzare i propri sforzi.

Questa ricerca, voluta e sviluppata dal Club, ha lo scopo di cogliere i problemi emersi in seguito ai cambiamenti in corso nella nostra società e di offrire anche indicazioni per una previsione della sua composizione futura.

Perché i dati qui raccolti vengano utilizzati opportunamente, perché le azioni si concretizzino e i problemi vengano risolti, deve essere chiarito il concetto di tolleranza; una tolleranza che a nostro giudizio deve guardarsi dal confondersi con l'indifferenza, una tolleranza che è alimentata dalla conoscenza e dal rispetto reciproco. Una tolleranza, infine, che è arricchimento culturale e ricerca di regole comuni condivisibili da tutti alle quali far riferimento e che costituiscano base solida e inderogabile.

Il diverso, l'altro, il simile devono accordarsi per costruire una società che li rappresenti e attraverso il confronto formulare le proprie regole del vivere Civile.

Grazie alla tavola rotonda cercheremo di approfondire concetti, chiarire dati e di aprire un dibattito franco, concreto e responsabile sull'evolversi della nostra società. Ci aspettiamo che possa essere un valido completamento al lavoro già svolto.

Siamo di fronte a problemi estremamente concreti e gravi che, se non affrontati tempestivamente, potrebbero portarci a vivere situazione di estrema conflittualità sociale.


INTRODUZIONE

Con questa ricerca il Lions Club Vigevano Host non intende proporsi come soggetto di realizzazioni pratiche connesse al problema dell'immigrazione extracomunitaria nel territorio di Vigevano e dei comuni limitrofi, né vuole in alcun modo suggerirle. Lo scopo del Club, in accordo con le sue finalità di servizio, è piuttosto quello di fornire alle istituzioni e alle associazioni che, a diverso titolo e con diversi ambiti di competenza e modalità operative, realizzano interventi a favore degli immigrati extracomunitari, un quadro statistico il più aggiornato ed esauriente possibile del fenomeno dell'immigrazione e del suo impatto sul tessuto sociale e produttivo dei luoghi di nuova residenza. Ci si propone, inoltre, di fornire materia di riflessione sul problema dell'immigrazione extracomunitaria agli esponenti del mondo imprenditoriale, alle istituzioni e ai cittadini.

La ricerca, effettuata nell'ambito del Service del Club, non vuole sostituire altre iniziative analoghe svolte, anche in tempi recenti, dalle associazioni di volontariato che, da sempre e con modalità diverse, si occupano del problema degli extracomunitari in Lomellina. Sì vuole, piuttosto, integrare queste ricerche con altri dati di fonte diversa, e rispondenti a fini più di anal isi che di intervento, per fornire un quadro complessivo che possa tornare utile a chiunque si confronti con il mondo dell'immigrazione.

Si sono presi in considerazione i dati in grado di "fotografare" il fenomeno in Lomellina. Si è scelto, inoltre, di esaminare esclusivamente i dati ufficiali per due ordini di motivazioni. Per ragioni pratiche, da un lato, data l'enorme difficoltà di reperire informazioni circa il variegato e multiforme "sottobosco" dell'immigrazione irregolare. Va però sottolineato, a questo proposito, che lo scarto numerico connesso al fenomeno dell'immigrazione clandestina è, senza dubbio, rilevante laddove si intenda sollecitare la realizzazione di interventi pratici; nell'analisi statistica, ai fini di sensibilizzazione dell'opinione pubblica cittadina, è irrilevante conoscere i numeri precisi, quando sia chiara la portata dei problemi. D'altra parte, poi, - e questo aspetto si vuole presentare con forza - si ritiene che ogni forma di analisi e di intervento inerente le problematiche connesse al fenomeno dell'immigrazione extracomunitaria debba necessariamente realizzarsi nel quadro delle istituzioni e sulla base di documenti ufficiali.

 
 

Araldo, 9 giugno 2000, Più tolleranza e rispetto.