11 maggio 2017, Ristorante Ludovico il Moro. località Sforzesca, Vigevano.

Tema della serata: Vigevano e il suo Territorio, la sua economia e le prospettive.

Relatore: Prof. Dario Velo, Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia.

Il Presidente Pizzetti saluta tutti e ringrazia il relatore per aver accettato di relazionarci sull'argomento della serata che viene a chiusura del nostro service sull'industria e attività del territorio, che ha visto il Club impegnato nei meeting: Industria 4.0 – Tavola rotonda su Industria e Università – La Fiera delle Idee con i Leo – L'Arte di Curare la Città.

Presenta il relatore leggendo una parte del nutritissimo curriculum: Professore Ordi-nario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia. Ha insegnato nelle Università di Bordeaux, Strasburgo, Nice-sophia Antipolis, Bocconi. Autore di numerosissime pubblicazioni scientifiche, oltre un terzo a livello internazionale.

Il Prof. Velo esordisce dicendo che non farà una lezione ma una conversazione. ll territorio va inteso come zona di attività e non come zona geografica.

Fino agli anni trenta vi era una sola Università a Pavia, la cultura, l'ambiente, la Lomellina e il suo territorio aveva una grande valenza. Era l'Università del territorio. Ora le Università sono molte, con tante specializzazioni, con frequentatori di tutte le provenienze, quindi il concetto di territorio è cambiato totalmente.
Ora ci si confronta con le Università europee, spesso gli studenti migliori fanno una parte dell'Università in Italia e l'altra all'estero.

Ora cambia o deve cambiare il ruolo dei direttori dell'università, non possono più essere i professori ma manager, imprenditori, che facciano progetti a medio e lungo termine, il mondo esterno è completamente cambiato. È stata diffusa una cultura, abbiamo raggiunto traguardi importanti ma ora bisogna cambiare

Vigevano aveva formato un vero Distretto Economico coordinandosi sul mercato, aziende che producevano ciò che serviva alle altre aziende del settore, copiandosi magari a vicenda ma il tutto verso un sviluppo legato al territorio. Le aziende piccole e grandi avevano creato un vero distretto produttivo. Ora c'è bisogno di una regia, di qualcuno che promuova e diriga le varie iniziative necessarie all'efficienza, servono capacità per governare.

A Vigevano cosa si può fare? Il prof. Velo porta ad esempio quanto sta facendo la Società del lusso Dior. Dior è un insieme di artigiani, di imprese sparse nel mondo che sono dirette e coordinate dalla sede centrale. A Vigevano mancano i collegamenti, c'è poco spazio per la collaborazione. Ora bisogna entrare in rete. Le vecchie soluzioni scricchiolano ora non ci deve essere il pubblico ed il privato ma il pubblico e il privato che collaborano per un progetto.

Il relatore accenna alla differenza fra modello americano ed europeo e della difficoltà di passare dal modello alla pratica e sollecita nostri interventi.

 

Dario Velo
Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese presso la Facoltà di Economia dell'Università di Pavia. Ha insegnato nelle Università di Bordeaux, Strasbourg, Nice-Sophia Antipolis, Bocconi. E' stato insignito della Cattedra Europea Jean Monnet. Ha ricoperto numerosi incarichi accademici, fra cui Preside della Facoltà di Economia dell'Università di Pavia, Presidente della Conferenza nazionale dei Presidi delle Facoltà di Economia e Statistica, Pro-Rettore dell'Università di Pavia, Direttore del Centro Studi sulle Comunità Europee di Pavia, Presidente dell'Associazione Universitaria di Studi Europei, Direttore del Dipartimento di Ricerche Aziendali di Pavia, Vice Presidente della European Community Studies Association, Presidente del Centro Studi sul Federalismo di Torino, Presidente del Consorzio Studi Post-universitari nell'area economico-aziendale di Pavia. Attualmente è membro del Conseil Universitaire Européen, Presidente Onorario del Centro Studi sull'Unione Europea di Pavia, Membro del Consiglio direttivo del CUEIM, Presidente del Polo di Eccellenza Europea Jean Monnet, Membro del Collegio Sindacale della Banca d'Italia in Roma. E' editor della rivista The European Union Review; è direttore della Collana di Diritto ed Economia – Giuffrè Editore; è co-direttore della Collana di Economia e Gestione delle Imprese – Giuffrè Editore. Presiede il comitato scientifico della Scuola di Etica di Pavia. Ha diretto numerosi master post-universitari a livello nazionale ed internazionale. E' stato autore di moltissime pubblicazioni scientifiche di cui oltre un terzo a livello internazionale.

 

Marco Piccolini sottolinea quanto successo a Pavia e la sua decadenza rispetto ai tempi della sua frequentazione. Le Università e Centri di Studio e Formazioni nati nel frattempo, ne hanno diminuito l'importanza. Domani sono ad un Convegno all'Humamitas di Milano e si parlerà solo in inglese. Pavia non poteva pensarci prima?

Risposta: Pavia di fronte alla disponibilità finanziarie di Milano era in ogni caso perdente senza un coordinamento per una sua trasformazione. Il concetto di territorio tipico, mura di cinta della città, storia, cultura, risaie ed attività tipiche della zona, è finito, se non si capisce ciò che sta succedendo si è finiti. E' necessario trasformare la storia in realtà da interpretare ed organizzare. E' indispensabile in ogni caso essere ottimisti.

Massimo Martinoli chiede al Prof. Velo, grande esperto, cosa può aver creato la si-tuazione attuale a Vigevano. Mancanze dovute forse ai vigevanesi o al territorio che non ha saputo adeguarsi ai cambiamenti?

Risposta: servono comunque iniziative dei singoli, di imprenditori che credono nel futuro e operano di conseguenza, come fatto ad esempio dalla sua azienda.
Parliamo per esempio di Torino e della grande Fiat. All'inizio andava tutto bene, si vendeva di tutto, macchine fatte bene e meno bene, contava molto prezzo basso, manodopera a basso prezzo. Nel frattempo si sviluppava la concorrenza che produceva macchine migliori, di maggior prestigio: BMW - Volkwagen – Mercedes ecc. ... che andavano ed erodere e diminuire fortemente le possibilità della Fiat. La Fiat era di proprietà di due fratelli, fino a quando è prevalsa la volontà di uno, Gianni, la Fiat ha prevalso l'attività industriale, Umberto era propenso a diversificare in altre attività gli utili della società. Sappiamo come è andata, morto Giovanni ha prevalso Umberto e poi è arrivato Marchionne e sulle magliette della Juventus c'è il marchio JEEP. Il successo del Distretto Vigevanese è stata una bella avventura, i conti tornavano. I vigevanesi che avevano scommesso sul futuro sono andati bene.

Marta Bolzanini, mi occupo di storia dell'economia, come capire ciò che sta succedente per programmare il futuro? Come è cambiato il ruolo dell'imprenditore, forse non è più di prestigio? Come è cambiato il ruolo del dipendente? La scuola tecnica, Roncalli, ha avuto un grande ruolo nella formazione delle maestranze, che ruolo può avere ora la scuola? Come affrontare la necessità di fare rete, e la fatica delle aziende di collaborazione?

Risposta: analizziamo il dibattito degli anni ottanta e ciò che è avvenuto con la globalizzazione. La nazioni più avanzate con il successo della tecnologia si sono trovate ad avere del macchinario obsoleto ed hanno deciso di venderlo ai chi non ne aveva. Grande successo e guadagno per tutti, sviluppo per i paesi poveri e prodotti disponibili a bassissimo prezzo per le società più avanzate. Nel contempo carenza di lavoro nelle società avanzate. Ora anche questa fase è finita. I cinesi vogliono progetti a lungo termine, anche la loro società come quella indiana, è cambiate radicalmente, e l'organizzazione deve essere diversa. Devono aumentare i fondi per la ricerca. Tenete presente che il 50% delle spese americane per la difesa sono rivolte alla ricerca.

Gabriele Mandelli chiede al relatore se Brexit e l'arrivo di Trump, faciliteranno in qualche modo la creazione di un Europa di stati uniti politicamente e non solo economicamente? Non se ne vedono ancora i segni. Ci vuole ottimismo e tener presente che l'Europa non è in grande crisi fatta eccezione per quattro stati, fra cui l'Italia del sud, non certo del nord.

Stefano: l'Istituto Roncalli ha creato degli imprenditori? Gli imprenditori non hanno spinto i figli a continuare l'attività. Ho tre figlie, erano tutte all'estero e nessuna aveva intenzione di ritornare. Ora molto è cambiato, una è tornata e probabilmente anche le altre lo faranno, sono cambiate le possibilità, specie a Milano.

Molti concordano sul cambiamento di altre città italiane. Torino, Genova ecc., Roma non è cambiata.

Il prof. Velo precisa che ora il pensiero unico non funziona più e questo per noi italiani, abituati a non aggregarci, può diventare una opportunità.

Il vice sindaco Ceffa osserva che può esserci territorio solo dove la gente è similare. Ora a Vigevano non esistono le condizioni perché una persona venga da fuori a fare l'imprenditore, ci sono altri centri molto più favorevoli. Non ci sono le iniziative.

Risposta: ero a Bergamo, mi avevano detto che c'era l'autostrada per arrivare a Como e sono uscito. Mi sono perso non trovando le indicazioni. Ad un certo punto sono ritornato, è stato un percorso molto istruttivo. La mancanza di un piano urbanistico della Brianza ha creato un territorio caotico e folle, zone indistinte fra abitazioni e attività, e collegamenti adeguati e spazi riservati alle attività. Ciò mette in evidenza gli errori e facilita la stesura di progetti razionali e belli per l'utilizzo del territorio e la gradevole vivibilità del territorio.

Dialma sono vent'anni che chiediamo i collegamenti e ammodernamenti ma ci hanno sempre risposto di no.

Il Sindaco Sala: ora Vigevano è vicino ad avere i collegamenti. Purtroppo piccoli comuni con 400 abitanti hanno potuto ostacolare ogni cosa. A questo si è aggiunto un grande abbassamento della politica, intesa come bene per i cittadini. Non è pensabile che una persona possa gestire la struttura pubblica senza fare la gavetta, senza sapere come agisce. La burocrazia è figlia della politica. Senza cambiamenti non si arriverà da nessuna parte. Ora molte persone impreparate sono arrivate alla politica grazie all'amico dell'amico. Legge elettorale attuale non produrrà un governo politico e nessuno ne parla. La politica attuale produce solo danni. C-sa ha fatto Milano? Ha rotto una tradizione, è diventata la città della moda, ha fatto l'Expo ecc., progettualità che hanno portato i cambiamenti e le attività. Roma è come è sempre stata. Questa politica danneggia questo paese.

La serata termina con calorosi applausi, e sentiti ringraziamenti al relatore ed ai partecipanti.

Il Segretario Gabriele Mandelli

 

Alcune fotografie della serata:


   

   

   

   

   

   

   

   

   

   

 

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